GILLO DORFLES ALLA a cura di Vittorio Sgarbi

 
Dal  31 luglio al 28 agosto

Una vita per l'arte:

 


antologica di Gillo Dorfles

 


alla «Milano Art Gallery»


La mostra di quello che è oggi il più autorevole critico d'arte italiano - curata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Salvo Nugnes - rimarrà aperta fino al 28 agosto. Esposte,

per la prima volta,

 

 

 

le opere realizzate negli anni '40, quando,

 


insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò il gruppo d'avanguardia

 

«Movimento Arte Concreta»






MILANO - Gillo Dorfles, il decano e il più autorevole dei critici d'arte italiani, è anche uno straordinario artista, oltre che filosofo.


Martedì 31 luglio 2012, alle ore 19.00, alla «Milano Art Gallery» in via Alessi 11, a Milano, inaugurata la mostra dal titolo «Una vita per l'arte». Sono esposte, per la prima volta, le opere realizzate negli anni '40, quando, insieme a Munari, Soldati e Monent, fondò il gruppo d'avanguardia «MAC» (Movimento Arte Concreta), caratterizzato dal rifiuto delle tendenze postcubiste e realiste




La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e prodotta da Salvo Nugnes, compendia una vasta produzione

 

, anche recente, di pitture, mosaici e soprattutto ceramiche realizzate presso il Laboratorio Ernan

 

 

 

di Albisola.

 



«Nelle opere di Dorfles osserva Vittorio Sgarbi - rivivono l'euforia di Mirò e una remota suggestione di artisti armeni, come Gorky e Minassian».




«L'atto di disegnare – spiega invece l'artista - è stato per me, sin dall'infanzia, qualcosa di quasi

 

 

 coercitivo e mi ha obbligato a riempire di sgorbi (o erano mirabili invenzioni?)

 

le pagine dei miei libri».




Dorfles, che ha compiuto 102 anni lo scorso aprile, è ancora in piena attività e ricopre un ruolo primario e imprescindibile nel mondo dell'arte. Dal secondo dopoguerra ad oggi, con le sue poliedriche creazioni, ha percorso quasi 80 anni di storia dell'arte italiana. Nell'evoluzione artistica, si orienta verso la totale libertà espressiva, cercando di fuggire, da ogni razionalità e costruttivismo.


 
 
 

l'Ufficio Stampa
+39 380 54 75 045, +39 347 96 89 937